E tu come lo bevi il vino? Cioè, soprattutto: dove lo bevi?
Fino a qualche anno fa adoravo i calici enormi, non solo per i rossi. E adoravo, anche, degli elegantissimi flute in cristallo di un servizio “d’occasione” regalatomi dai miei genitori, che propinavo ai miei ospiti per il prosecco così come per i bianchi di ogni tipo. Ignoranza.
Usare il calice giusto fa la differenza. E studiando e ascoltando i consigli degli esperti devo ammettere che mi sono quasi vergognata ripensando a quelle tante cene a casa in cui apparecchiavo con i bicchieri sbagliati, portando in tavola anche bottiglie eccelse.
E voi lo sapete qual è il calice migliore per ogni vino?
Intanto, se volete degustarlo in modo corretto, quindi apprezzarne anche le proprietà, il colore, la limpidezza, deve essere trasparente: vetro, cristallo, niente loghi, rilievi o disegni. Io sbagliavo anche qui, i miei avevano una decorazione molto chic…
Il bicchiere va riempito solo per un quarto, non si deve esagerare, bisogna lasciare al vino lo spazio necessario per rilasciare le sue qualità, il suo profumo e assaggiarlo al suo meglio. Lo stelo deve essere lungo per consentire di impugnarlo senza che la mano con il suo calore possa in qualche modo interferire sul contenuto.
Ma ora veniamo alla forma, anzi, alle forme più adatte che variano in base al colore del vino, così come in base al grado di invecchiamento. I calici che si restringono verso l’alto, ad esempio permettono una miglior concentrazione di profumi, mentre i calici grandi e larghi permettono di far ossigenare bene il vino roteando il bicchiere ed esaltano i vini invecchiati, corposi. Naturalmente ognuno è libero di bere dove vuole, ma ecco qualche suggerimento:
Vini Bianchi
I bianchi giovani e freschi chiamano un bicchiere la cui apertura tende ad allargarsi leggermente, il cosiddetto bicchiere a tulipano: la forma, infatti consente di concentrare i profumi verso il naso favorendo la percezione di aromi delicati e fruttati. Inoltre, la particolare apertura in cima consente al vino di raggiungere subito la punta della lingua, esaltandone al massimo le proprietà.
I bianchi più maturi e corposi si apprezzano meglio nei calici con il corpo un po’ più largo e apertura maggiore. Con il bicchiere Renano, che indirizza il vino nella parte posteriore del palato e solo alla fine sulla punta della lingua in modo da far cogliere la morbidezza del vino.
Vini rossi
Per i rossi giovani va bene un bicchiere simile a quello da bianco corposo e maturo; il corpo un po’ più largo permette una buona ossigenazione e lo sviluppo degli aromi. Parliamo di Ballon piccolo.
Ballon piccolo Gran ballon
Per i rossi più corposi, invece, sono perfetti i “Borgogna”, più grandi, mentre per quelli corposi e invecchiati i Gran Ballon, riconoscibili per la forma sferica e arrotondata: il corpo ampio facilita la giusta ossigenazione di vini lungamente affinati in bottiglia e la larga apertura permette una maggiore percezione olfattiva dei profumi e degli aromi che il vino sprigiona.
Bolllicine:
I Flute, calici dalla forma lunga e stretta, vanno benissimo per i bianchi frizzanti e gli spumanti secchi (metodo classico maturo e millesimati). La forma slanciata favorisce una migliore percezione degli odori, della freschezza e della qualità e soprattutto garantisce l’effervescenza naturale, il perlage.
Il Mezzo Flute, meno lungo, va meglio invece per gli spumanti secchi, il prosecco. Questi tipi di spumanti, vengono prodotti con il metodo Charmat, in genere sono caratterizzati da perlage meno raffinato e bollicine più grandi.
Flute Mezzo flute Coppa Asti
La coppa, detta coppa Asti, è indicata per gli spumanti dolci e aromatici. La larghezza mitiga la prorompente aromaticità primaria dell’uva e lascia spazio anche ad altri aromi.
Vini dolci e passiti:
Vanno bene calici di dimensioni minori con una pancia più ampia e un diametro d’apertura stretto che consente una maggiore percezione olfattiva.
Rosati:
Per vini giovani e freschi sono indicati calici piccoli ma dal corpo ampio che permette un’ottima ossigenazione e la giusta percezione degli aromi.
Per i rosati corposi e con un grado d’invecchiamento medio, il calice deve essere preferibilmente più arrotondato nella parte centrale del corpo.
E allora…