Apertura ufficiale di un tavolo di confronto tra i tre Consorzi di Tutela
Si parla anche di Prosecco al Vinitaly a Verona, sotto diversi aspetti, ma partiamo da una importante novità: i presidenti dei tre Consorzi di Tutela (Ugo Zamperoni per Asolo Prosecco DOCG, Elvira Bortolomiol per Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG e Stefano Zanette per Prosecco DOC) hanno ufficializzato l’apertura di un tavolo di confronto che ha come immediato obiettivo la stesura di una carta di valori comuni. Una sorta di protocollo che definisca percorsi e azioni condivise e che dia seguito al rapporto di cooperazione già avviato con l’esperienza di Sistema Prosecco. Nove le parole chiave che definiscono gli intenti dell’accordo: Territori, Comunità, Identità, Rispetto, Etica, Integrazione, Futuro, Ricerca e Italianità. “Una base di partenza importante per un progetto importante – hanno dichiarato i tre presidenti – che ribadisce la precisa volontà delle nostre tre realtà di portare avanti un discorso comune che abbia, come obiettivo finale, sempre quello di promuovere e divulgare la cultura del Prosecco in Italia e nel mondo”.
Parlando invece di dati e di bollicine simbolo del Made in Italy nel mondo, il Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG ha presentato i risultati economici del 2021: lo scorso anno si è raggiunto un duplice traguardo sia sul fronte dei volumi con 104,7 milioni di bottiglie sia su quello del valore con 621,4 milioni di euro ovvero una crescita del 18% sull’anno precedente. Le vendite si sono distribuite per il 59% in Italia e per il 41% all’estero, con primo mercato la Gran Bretagna, cresciuta del 18,2% in volume, a seguire la Germania e la Svizzera.
Un anno di svolta e cambiamento, quindi, quello appena passato. Nel 2021 si è iniziato a misurare il tenore del cambiamento che il 2020 ha innescato. Dopo l’esperienza pandemica, che ha costretto diverse aziende alla riorganizzazione, si sono acquisite nuove modalità di vendita e di organizzazione. Ad oggi il 35,4% delle aziende ha consolidato la vendita attraverso le piattaforme e-commerce, e il 34,7% procede alla vendita attraverso contatto diretto per e-mail o sito aziendale e consegna a domicilio. Il 27,8% delle realtà della Denominazione ha consolidato un approccio nuovo alla ricerca di nuovi canali di vendita e il 23,6% ha sviluppato una propria piattaforma e-commerce per gestire in autonomia le vendite online.
Novità anche dalla Cantina Produttori di Valdobbiadene, una tra le realtà più rappresentative del prosecco con 600 soci e 1000 ettari di vigneto, che in occasione del 70esimo anniversario dalla sua fondazione, si è presentata alla manifestazione di Verona con una immagine rinnovata che coinvolge i due brand dell’azienda: Cantina Produttori di Valdobbiadene (per i prodotti venduti nella grande distribuzione) e Val D’Oca (per i prodotti commercializzati in esclusiva nel canale ristorazione e sull’e-commerce di proprietà).
L’obiettivo è di trasmettere in modo più incisivo l’identità e il posizionamento dei due marchi; senza perdere il vissuto storico e i valori identitari, anzi valorizzandoli, i due brand diventano più attuali e proiettati al futuro, aperti ai mercati internazionali, dove la Cantina già esporta il 30% della sua produzione. La master brand Cantina Produttori di Valdobbiadene ritorna al suo marchio originale degli anni Cinquanta, con un disegno più moderno. Mentre l’up brand Val D’Oca è stata studiata per identificare la produzione che rappresenta la specializzazione della Cantina e per trasmettere al pubblico l’esclusività, la contemporaneità, innovazione dei prodotti distribuiti nel canale horeca.
Nuova veste anche per la linea Scudi per Cantina Produttori Valdobbiadene e la gamma Millesimati per Val D’Oca, trasformazione che gradualmente investirà tutte le linee di prodotto. Presentata anche una nuova etichetta che celebra il 70esimo anniversario: il Rive di San Giovanni, dal toponimo della frazione in cui ha sede la Cantina Produttori di Valdobbiadene.
E allora…