Appuntamenti da non perdere e consigli sulla 55esima edizione
Vinitaly 2023, un appuntamento importantissimo per il made in Italy, a Veronafiere dal 2 al 5 aprile. Io purtroppo per diversi motivi quest’anno non potrò esserci ma provo a mettere insieme un po’ di notizie interessanti per chi avrà la fortuna di andarci.
Vino italiano e non solo in 17 padiglioni, un quartiere fieristico di oltre 100mila metri quadri, oltre 4.000 le aziende che hanno aderito in rappresentanza del meglio dell’enologia italiana e da più di 30 nazioni. Difficile capire come orientarsi, cosa assaggiare, su cosa concentrarsi perché le degustazioni, gli incontri, le masterclass e gli eventi sono davvero tantissimi.
È la 55esima edizione ed è il frutto di un percorso iniziato mesi fa con il Roadshow di Vinitaly in 9 paesi di tre continenti, 13 tappe realizzate tra Europa, America e Asia in cui ci sono state molte conferme, scoperte e sorprese tra nuovi mercati e trend emergenti che saranno presentati in fiera. Già il primo aprile si parte con Vinitaly OperaWine, la degustazione con i 130 produttori portabandiera selezionati da Wine Spectator.
I visitatori potranno orientarsi tra diverse aree tematiche come Vinitaly Bio, International wine hall, Vinitaly Mixology e Micro Mega Wines,Taste and Buy in collaborazione con i Consorzi di tutela e Tasting Express con le più importanti riviste internazionali del settore. In programma ci sono oltre 70 degustazioni tra cui segnalo il walk around tasting dei Tre Bicchieri 2023 del Gambero Rosso (2 aprile) e l’Orange Wine Festival (il 3 aprile) con aziende da 10 paesi; altro appuntamento che promette bene è Young to Young, con le giovani cantine che si raccontano ai giovani comunicatori.
Qualche appuntamento o cantina che secondo me merita una visita e che vi segnalo volentieri:
-Al Vinitaly Cantina Tollo, presenterà Maiolica Igp Terre di Chieti, vino rosso da uve dell’omonima varietà autoctona abruzzese riscoperta grazie al lavoro del gruppo teatino con sede a Tollo.
-A Opera Wine 2023 Carpineto presenta il suo Brunello di Montalcino Riserva 2016 Docg, prodotta solo nelle vendemmie migliori, da non perdere.
– Il Grigio Spumante Brut di Collavini compie cinquant’anni e li celebra con un restyling della storica etichetta, la nuova bottiglia verrà presentata al Vinitaly, dove il primo spumante friulano da uve pinot grigio e chardonnay creato con metodo Martinotti debuttò nel 1973.
-Il 3 aprile Fondazione Banfi organizza “Sanguis Jovis – Alta Scuola del Sangiovese”, una live session tra narrazione, ricerca, sperimentazione e degustazione, incontri per approfondire temi legati agli studi e al racconto del Sangiovese.
-Il debutto di Tenute Ballasanti, un progetto che unisce Sud e Nord, una donna siciliana e un astrofisico bergamasco con passione per la botanica: sarà presentata la loro nuova interpretazione dell’Etna e dei vitigni che da sempre lo caratterizzano.
–Brunello di Montalcino protagonista con 134 cantine, di cui 63 nella collettiva ospitata dal Consorzio nello stand di bandiera da oltre 800 metri quadri.
–Abbazia di Novacella presenta un Sylvaner e un Pinot Nero Riserva da due vigne posizionate a Novacella e Cornaiano e un originale Riesling nella linea Insolitus.
– Erste+Neue presenta Puntay Peak Nat 2022, il suo primo spumante che entra a far parte della linea di punta dell’azienda con sede a Caldaro. Da uve pinot bianco in purezza, allevate sui terreni morenico calcarei presenti nei vigneti più elevati della costa della Mendola.
-In degustazione le etichette delle 67 case spumantistiche associate all’Istituto Trento Doc.
C’è poi tutto un settore della manifestazione dedicato ai winelover, non necessariamente operatori del settore: Vinitaly and the city, il percorso di wine talk, tasting, mostre ed eventi del fuori salone nei luoghi più rappresentativi di Verona, ovvero Piazza dei Signori, Cortile Mercato Vecchio e Cortile del Tribunale, dal 31 marzo al 3 aprile. Piccola curiosità, lo spumante subacqueo “Akènta Sub” della cantina Santa Maria La Palma di Alghero è l’official wine del fuori salone per gli appassionati. Primo Vermentino di Sardegna Doc a essere affinato alla profondità di 30-40 metri nelle acque protette del Parco regionale di Porto Conte di Alghero ha un nome benaugurale (da ‘a chent’annos’, augurio di lunga vita in sardo), è un metodo Charmat e riemergerà dai fondali in occasione del brindisi di inaugurazione. Venuta voglia?
E allora…