Il Conte Villa Prandone reinterpreta un’antica tradizione popolare
Novità interessante per l’azienda Il Conte Villa Prandone di Monteprandone (Ascoli Piceno). Arriva infatti Rocciamara 2022 una nuova etichetta che nasce dalla consociazione di vecchie viti di varietà rosse – prevalentemente Sangiovese e Merlot – e bianche, in particolare Passerina.
Una reinterpretazione in chiave contemporanea dell’antica tradizione popolare di aggiungere una minima quantità di uve bianche all’uvaggio rosso per ingentilire e nobilitare il blend.
Rocciamara si colloca tra i vini di alta gamma dell’azienda, anche se distinto dalla linea Premium, per la peculiarità produttiva che lo renderà protagonista della ricca stagione fieristica, da Wine Paris di questi giorni al prossimo Vinitaly di Verona. Da qui la scelta di una particolare etichetta ispirata all’opera visionaria e astratta di Piet Mondrian: un’elegante fusione di colori e forme geometriche rappresenta le rocce e il territorio, simboleggiando la raffinatezza del vino attraverso un connubio di solidità e dinamismo.
“Rocciamara è il nuovo vino manifesto, espressione della nostra creatività e tenacia di vignaioli da tre generazioni – ha dichiarato Emmanuel De Angelis, winemaker de Il Conte Villa Prandone – il nome è un richiamo diretto al vigneto e al terreno che lo contraddistingue, impegnativo ma di grande potenziale, che ci ha ripagato con un vino elegante e di grande complessità. Abbiamo cercato di infondervi i valori della nostra azienda e famiglia, in cui passione e attitudine al duro lavoro si tramandano vendemmia dopo vendemmia da oltre settant’anni”.
Il vigneto Rocciamara è un impianto del 1992 che si estende su una superficie di quattro ettari di terreno calcareo-argilloso sul versante Sud-Ovest di Monteprandone, a circa 150 metri sul livello del mare, con una pendenza del 25-30%. Il sottosuolo ricco di ciottoli e pietre svolge un’importante azione drenante che permette alla vite di crescere in modo equilibrato e dare rese contenute (70 quintali di uve per ettaro). La composizione costringe la vite ad adattarsi a condizioni stressanti ma produce polifenoli che donano al vino una spiccata sapidità, tensione e profondità. Influisce sulle caratteristiche finali anche l’importante escursione termica del territorio, con giornate calde e notti fresche, spesso accompagnate dai venti provenienti dai vicini monti Sibillini.
Parlando di produzione, le varietà rosse e bianche selezionate per Rocciamara, dopo una pigiatura soffice, vengono vinificate insieme, fermentate per circa quindici giorni a una temperatura controllata tra i 12° e i 18° C. A seguire l’affinamento in vasche di cemento, dove si svolge la malolattica, e infine una sosta di dodici mesi in botti di rovere.
Rocciamara 2022 si presenta di colore rosso rubino brillante e carico. Al naso spiccano le note di mora, mirtillo rosso e pesca bianca, accompagnate da menta e anice stellato, il tutto bilanciato da una nota speziata di pepe nero. Al palato conferma il bouquet fruttato, strutturato e persistente. L’azienda consiglia l’abbinamento perfetto con primi piatti e secondi a base di carne e con formaggi.
La produzione è limitata a sole 6.600 bottiglie, disponibili al prezzo di 18 euro nello shop online dell’azienda. Lo proverete?
E allora…