Il “Langhe Nascetta 2020 Biologico”, per valorizzare un vitigno autoctono quasi dimenticato
Non solo Nebbiolo e grandissimi rossi nelle Langhe . Casa E. Mirafiore, storica azienda con oltre 140 anni d’esperienza e 25 ettari di vigneti di proprietà nei comuni di Serralunga d’Alba, nel cuore delle Langhe, presenta il suo “Langhe Nascetta 2020 Biologico”, il suo primo bianco, che riprende uno dei vitigni autoctoni quasi dimenticati.
Un’antica varietà a bacca bianca coltivata in queste vigne molti anni prima, e quasi dimenticata; un ritorno alla tradizione che la storica azienda agricola, che da sempre ha nel suo dna il connubio tra antico e moderno, ha interpretato con equilibrio ed eleganza.
La voglia di preservare la biodiversità del territorio e continuare a coltivare i vitigni della tradizione piemontese ha portato alla nascita di questo vino: un bianco proveniente da una varietà coltivata a circa 300 metri di altitudine su terreni argillosi ricchi di marne calcaree che donano al vino struttura, acidità, complessità e mineralità: il “Langhe Nascetta 2020 Biologico” è caratterizzato da un processo di vinificazione e affinamento che riprende la tradizione, preservando le qualità organolettiche dell’uva e garantendo un vino che sappia esaltare il territorio.
L’uva raccolta in piccole casse da 20kg, viene conferita in cantina e avviata alla pressatura senza subire la classica operazione di diraspatura per evitare ogni possibile danno al raspo ed estrarre in modo molto soffice solo il mosto fiore, che decanta in vasca per 24/36 ore. Il mosto pulito viene poi portato alla temperatura di 16 gradi per favorire l’avvio della fermentazione alcolica che dura circa 3 settimane; poi il vino sosta sulle proprie fecce fino a inizio primavera, momento in cui inizia la preparazione per la messa in bottiglia. Di colore giallo paglierino con evidenti riflessi verdognoli, presenta un profumo intenso di frutta bianca e albicocca che può sfociare in erbe aromatiche. Al palato è avvolgente con una nota fresca e leggermente acida che dona una piacevolissima persistenza e un’ottima sapidità.
Rispetto della terra e delle tecniche vinicole del passato, insieme alla ricerca di un’alta qualità e della massima eco-sostenibilità possibile, sono i valori con cui Casa E. di Mirafiore ha prodotto questo bianco. L’azienda, già molto famosa per i suoi grandi vini rossi piemontesi oggi rappresenta uno stile vinicolo che combina la rigorosa tradizione locale con le tecnologie della viticoltura biologica. La sua tenuta è contraddistinta dal 2018 da una coltivazione biologica certificata che non prevede l’utilizzo di prodotti di sintesi e garantisce la massima sostenibilità e il rispetto dell’ambiente per una qualità pulita del vino. Uno stile che è espressione storica del marchio. Una cantina fondata nel 1878 dal figlio del primo Re d’Italia, Emanuele Alberto Guerrieri Conte di Mirafiore.
E allora…