Terza edizione per l’evento dedicato al Timorasso, vitigno riscoperto e oggi tra i principali a bacca bianca del Piemonte
Un’altra manifestazione bellissima di un vitigno che amo. Torna Derthona Due.Zero, evento organizzato dal Consorzio Tutela Vini Colli Tortonesi per valorizzare e diffondere la conoscenza del vino bianco ottenuto dal vitigno Timorasso, ormai simbolo del rinascimento di questo territorio.
Siamo alla terza edizione: domenica 12 e lunedì 13 marzo 2023 la storica sede del Museo Orsi di Tortona ospiterà per due giorni il grande banco di assaggio dove sarà possibile degustare in anteprima i vini dell’annata 2021, ma allo stesso tempo anche bottiglie con più anni di invecchiamento che mostreranno lo straordinario potenziale evolutivo del Timorasso. Territorio e longevità, saranno i temi centrali di questa edizione di Derthona Due.Zero, per scoprire un vino fortemente legato alla propria zona di produzione.
Il 12 marzo sarà dedicato al pubblico degli appassionati che, dalle ore 10 alle 18, potranno dialogare con i produttori per scoprire le caratteristiche distintive di questo grande vino bianco. (Per l’ingresso è previsto un ticket di 20 euro, ridotto a 18 per chi lo acquista in prevendita. Lunedì 13 marzo, invece, sempre allo stesso orario, sarà il giorno riservato agli operatori di settore e alle associazioni di sommellerie (che potranno accedere acquistando il ticket (al prezzo di 10 euro al botteghino e 8 in prevendita e alla stampa).
Anche quest’anno, in entrambi i giorni saranno previste masterclass di approfondimento condotte da professionisti del settore. Per queste particolari degustazioni, che consentiranno di studiare le peculiarità del territorio e le diverse declinazioni del Timorasso, è previsto un ticket di ingresso di 25 euro ed è richiesto il pre-accredito.
Ormai quasi estinto alla fine degli anni ’80, nel 2009 il Timorasso aveva una superficie vitata di soli 25 ettari. Grazie all’impegno e alla tenacia di un gruppo di giovani vignaioli locali, a partire dai primi pionieri come Walter Massa, Andrea Mutti e Paolo Poggio, oggi sono 330 gli ettari dedicati a questa varietà e, di pari passo, la compagine sociale del Consorzio è cresciuta raggiungendo 90 soci, uniti dal desiderio di valorizzare quello che ormai possiamo definire il più importante vitigno a bacca bianca del Piemonte relativamente a superficie dedicata e quantità prodotte. E’ un bianco elegante e con una splendida mineralità, di corpo, con sentori fruttati che vanno dalla pesca agli agrumi, note di miele, acacia, biancospino fino alla frutta secca e agli idrocarburi se bello invecchiato. Ha una complessità aromatica che lo rende suadente e particolarissimo. Io lo amo, e voi?
E allora…