Gewurztraminer, Moscato, Malvasia e Brachetto: profumi e caratteristiche
Vi siete mai chiesti perché un calice di Gewurztraminer profuma così tanto e soprattutto perché è così facile da riconoscere anche a occhi chiusi? La risposta è che si tratta di un vitigno aromatico che anche i meno esperti possono imparare a distinguere senza troppe difficoltà. Della stessa “famiglia” fanno parte Moscato, Malvasia (anzi Malvasie perché ce ne sono davvero tante tipologie) e Brachetto. Questi vitigni, insieme al Gewurztraminer, come dicevo prima, hanno dei profumi molto intensi e fruttati che li caratterizzano. Non solo nel bicchiere però, quei profumi si ritrovano anche assaggiandone l’acino; è anzi bello provare a farlo per constatare come quei profumi che rimangano persino sulle dita quando prendiamo il grappolo in mano siano gli stessi del calice che degustiamo.
Il discorso è molto più ampio e complesso ma semplificando e cercando di rendere chiaro anche ai profani, nell’analisi di un vino si distinguono i profumi o aromi primari (dati dal vitigno), quelli secondari (che emergono con la fermentazione) e quelli terziari (che si sprigionano soprattutto nelle fasi successive di affinamento e quindi dipendono anche da dove e per quanto tempo un vino viene fatto affinare – botte grande, acciaio, barrique – e persino in base al tipo di legno, alla forma del contenitore e al fatto che sia vecchio o nuovo). Si è aperto un mondo, vero?
Tornando ai nostri “quattro”, molti pensano che questi vitigni diano vini solamente dolci proprio per il loro profumo e aroma così intenso ma non è assolutamente così, anzi, ci sono moltissimi vini secchi eccellenti da questi vitigni. Il mio consiglio? Se volete avvicinarvi al mondo del vino partite proprio da qui, imparate a distinguere bene i profumi dominanti di questi vitigni e mettetevi alla prova nel riconoscerli, bevendo bendati.
Imparerete così che il Gewurztraminer è speziato – gewurz significa letteralmente spezia – sa di pepe bianco, zenzero e chiodi di garofano, che vanno ad aggiungersi ai profumi tropicali di pesca, mango e litchi, timo e rosa. Il Brachetto profuma di rosa, muschio, fragoline di bosco e lamponi e il suo disciplinare è stato di recente modificato e ora ne prevede la produzione come vino rosso fermo e come spumante, entrambe nella versione secca e non dolce come era prima del 2017. Il Moscato è il vitigno aromatico per eccellenza, viene vinificato secco o dolce, spumantizzato o fortificato (lo Zibibbo!); il nome viene da “muscum”, muschio, il cui aroma caratteristico si ritrova nell’uva, con i profumi di noce moscata, agrumi, pesca melissa e mela cotta. Le Malvesie sono tante e anche molto diverse, ma accomunate dai sentori di muschio e albicocca, con retrogusto di buccia d’arancia e frutta candita.
E a voi piacciono questi vitigni? Io all’inizio ero una fan, ora che ne capisco un po’ di più di vino o completamento cambiato gusti e prospettiva.
E allora…